La tecarterapia è una tecnica che stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antiinfiammatori.
L’efficacia della tecarterapia consiste nell’incrementare dell’attività metabolica con il conseguente aumento della produzione di ATP (e quindi una velocizzazione della riparazione), un aumento della circolazione ematica e del drenaggio linfatico a causa della vasodilatazione da calore (e quindi una migliore ossigenazione dei tessuti e il riassorbimento degli edemi). Il vantaggio della tecarterapia rispetto ad altre terapie energetiche è che, poiché l’energia proviene dall’interno, è possibile interessare anche strati profondi
L’effetto biologico definitivo della tecarterapia è un incremento della velocità dei processi riparativi attraverso una vasodilatazione da aumento di calore distrettuale che determina un aumento della funzionalità dei processi riparativi.
Alcune delle patologie trattabili
- Artropatie da malattie autoimmuni
- Neuropatologie
- Mialgie
- Postumi di fratture
- Deficit articolari
- Condropatia rotulea
- Quadri degenerativi in genere
- Sindrome del Tunnel Carpale
- Epicondilite – Epitrocleite
- S.Cuffia dei rotatori
- Capsuliti retrattili
- Sindrome da conflitto sub-acromiale
- Cervicalgia – Cervicobrachialgia
- Lombalgia – Lombosciatalgia
- Periartrite coxo-femorale – Coxalgie
- Tutte le forme di artrosi (gonartrosi , coxoartrosi rizoartrosi…)
- Distorsioni
- Tendiniti in genere (tendinite achillea, tendinite rotulea…)
- Fascite plantare – Metatarsalgia
La seduta dura generalmente 30 minuti e consiste in un massaggio con degli appositi manipoli sulla parte da trattare. Il principio d’azione della Tecar si basa sul razionale dell’effetto Joule mediante l’utilizzo di radiofrequenze (diatermia).
Il campo d’applicazione della metodica Tecar è estremamente vasto: spazia dal settore flebolinfologico a quello della traumatologia. Ottimi risultati nella risoluzione dei processi infiammatori.
TRATTAMENTO TECAR ANTICELLULITE E LINFEDEMA
La sostanza fondamentale intercellulare rappresenta un distretto anatomo-funzionale di primaria importanza per gli scambi tra le cellule e la fittissima rete vascolare presente nel tessuto adiposo. La compressione provocata dal lipoedema e il rallentamento del flusso veno-linfatico nel microcircolo inibiscono progressivamente gli scambi tra cellule.
L’azione di Tecar libera l’interstizio dall’ingorgo edematoso, ripristinandone la regolare permeabilità tra cellule e capillari. Lo spazio interstiziale viene così recuperato alle sue specifiche funzioni. Poiché per il particolare meccanismo d’azione, la superficie cutanea non è attraversata da alcuna forma di proiezione diretta di energia, tempo di applicazione e frequenza dei trattamenti non sono perciò condizionati da alcun surriscaldamento della cute, ma possono rispondere esclusivamente ai criteri di un corretto protocollo di trattamento.
La duplice modalità, capacitiva e resistiva, di Tecar permette un’azione selettiva e complementare su tutte le componenti anatomiche coinvolte dalla degenerazione cellulitica e linfedematosa. Sono affrontate in modo specifico, ma parimenti efficace, sia le alterazioni del distretto vascolare e cellulare (modalità capacitiva più superficiale), sia quelle di tipo fibrotico (modalità resistiva più profonda).
Il trattamento è indolore e piacevole: la sollecitazione che rimette in moto la biochimica del tessuto adiposo non richiede manipolazioni e pressioni dall’esterno, ma si sviluppa a carico della componente elettrolitica del tessuto, attraverso le correnti di spostamento indotte dal trasferimento energetico capacitivo e resistivo. L’azione progredisce così dall’interno by-passando i recettori che veicolano la sensibilità dolorosa. Tecar riesce a conciliare le opposte esigenze di un’aggressione energica al problema cellulite senza risvegliare dolore. Ciò permette sedute intense e più frequenti che facilitano la radicale eliminazione dell’inestetismo in breve tempo.
Poiché la cellulite (più propriamente PEFS – Pannicolopatia Edemato-Fibro-Sclerotica) nasce da un disordine infiammatorio profondo del microcircolo, Tecar inizia la sua azione proprio dalla riattivazione di questo delicato distretto vascolare.
L’elettrodo scivola dolcemente sulla cute, senza risvegliare dolore, agendo nelle differenti strutture colpite (microcircolo, adipociti):
• azione sul microcircolo
Stimola una microiperemia che consente di superare il deficit arterio-arteriolare e di incrementare la velocità di flusso nei capillari. In questo modo si riduce la stasi microcircolatoria permettendo una rapida regressione edematosa.
• azione sugli adipociti
La ripresa del microcircolo riattiva la lipolisi. Inoltre l’attrito provocato dalle correnti di spostamento, prodotte dal movimento degli elettroliti all’interno del tessuto, produce un aumento localizzato e omogeneo della temperatura, che ripristina il normale turn-over atto a mantenere sempre qualitativamente giovane il grasso contenuto negli adipociti.
• efficacia sui noduli
Le formazioni nodulari fibrosclerotiche sono la conseguenza più evidente del processo di destrutturazione che colpisce l’impalcatura di sostegno della cute. . Si formano così degli anomali ponti molecolari che inducono le fibrille a raggomitolarsi compattandosi in noduli fibrosi. Tecar utilizza la funzione resistiva concentrando direttamente la sua efficacia su questi gomitoli nodulari di fibrille connettivali sclerotizzati, abbattendo i legami molecolari abnormi e allentando così lo stiramento esercitato dai tralci connettivali sulla superfice cutanea.
L’efficacia di Tecar è quindi determinata dalla sua capacità di agire in maniera sinergica su tutte le strutture coinvolte dalla cellulite:
• aumenta la velocità di flusso sanguigno nel microcircolo
• elimina il ristagno dei liquidi nei capillari
• ripristina l’elelasticità e la permeabilità delle loro pareti
• libera il tessuto interstiziale dall’ingorgo edematoso
• ristabilisce la temperatura necessaria per rilanciare la lipolisi
• interrompe la reazione fibrotica del sottocute
• migliora le condizioni circolatorie e l’ossigenazione delle strutture anatomiche compromesse
• restituisce all’adipocita la capacità di sostenere un corretto turn-over dei grassi attraverso la membrana citoplasmatica