Il termine radar è un acronimo inglese “Radio Detecting And Rading” che significa “Rilevatore e localizzatore con onde radio” perché le onde utilizzate hanno lo stesso ordine di lunghezza di quelle degli apparecchi radar di rilevazione.
Un apparecchio di radarterapia è costituito da tre elementi: uno speciale diodo (il magnetron),un cavo coassiale, un’antenna e un riflettore.
Il magnetron (diodo) è costituito da un anodo rappresentato da un cilindro metallico il quale contiene al suo interno un filamento (catodo).Al momento dell’accensione il filamento diventa incandescente per effetto della corrente ed emette elettroni che migrano verso l’anodo per effetto del campo magnetico in cui si trovano producendoonde elettromagnetiche della lunghezza di 12,4 cm. Queste onde attraverso il cavo vengono portateall’antenna e quindi al riflettore che viene orientato verso la parte corporea del paziente da trattare.
L’effetto principale della radarterapia è la produzione di calore: le particelle tissutali investite dalle onde elettromagnetiche oscillano producendo calore per effetto Joule.
I tessuti con maggiore contenuto di acqua assorbono quantità maggiori di energia; perciò tessuti ricchi d’acqua come quello muscolare (80% di acqua) o anche i tessuti periarticolari subiscono un notevole riscaldamento.Essendo il tessuto adiposo meno ricco d’acqua (50%), il grasso sottocutaneo non si riscalda molto e infatti ,rispetto alla marconiterapia, la sensazione di calore è meno intensa. La profondità di penetrazione delle microonde comunque non supera i 3 cm.
Gli effetti terapeutici sono dovuti alla produzione di calore e alla vasodilatazione che determinano
Rilassamento muscolare,maggior afflusso di sangue con conseguente effetto trofico e di rimozione dei cataboliti acidi.
Tecnica di applicazione:
Come per qualsiasi altro tipo terapia fisica devono essere osservate alcune norme:
- La superficie da trattare deve essere priva di indumenti,di oggetti metallici e la pelle perfettamente asciutta perché come detto prima la presenza di acqua riscaldandosi per effetto delle microonde può provocare piccole ustioni cutanee.
- La distanza del riflettore dalla cute deve essere abbastanza vicina ma non più vicina della sua lunghezza d’onda(12 cm),né maggiore in quanto aumentando la distanza aumenta anche la superficie irradiata,diminuendo così l’efficacia.
- Il riflettore deve essere disposto in modo che le onde colpiscano perpendicolarmente la superficie da trattare.
- La potenza di erogazione (anche se l’apparecchio va da 0 a 250 Watt) va da circa 80 a 180 Watt,con un aumento della temperatura di circa 3 gradi centigradi.Potenze maggiori a queste non vengono ben tollerate, non sono utili ma possono addirittura essere dannose.
Il criterio da usare è quello di adeguare la terapia al pz che deve sentire una piacevole sensazione di calore,che già di per sé lo indurrà a rilassarsi.
Un ciclo di radarterapia è di 10 sedute quotidiane che possono arrivare anche a 20 a giorni alterni
Una seduta dura dai 15 ai 20 minuti
Indicazioni:
Contratture muscolari algiche con grossi benefici di rilassamento e trofismo.
Nelle tendiniti di spalla e ginocchio si possono ottenere risultati soddisfacenti purchè si abbia l’accortezza di non trattarle con questa terapia quando sono in fase acuta dato che il calore potrebbe addirittura peggiorarle.
Si possono invece avere buoni risultati nel trattamento dell’ artrosi di articolazioni poco profonde come quelle del rachide ,del ginocchio e di spalla.
Gli effetti indesiderati dovuti alla radarterapia sono quasi sempre dovuti alla negligenza dell’operatore in quanto possono essere :
Ustioni per cute umida oppure dovute al fatto che il terapista non si è assincerato di un eventuale ipoestesia cutanea che non ha fatto avvertire al paziente la sensazione di calore eccessiva
Altra evenienza avversa si ha se il campo di applicazione investe l’occhio con conseguente cataratta.Ciò è dovuto al fatto che l’occhio non avendo un sistema vasale non riesce a disperdere velocemente il calore, il quale opacizza il cristallino.
Le controindicazioni sono:
Presenza di protesi metalliche e mezzi di sintesi in situ , Arteriopatie e vene varicose, Tubercolosi, Gravidanza,Neoplasie, Ipoestesie cutanee, Pace-maker e protesi acustiche